mercoledì 5 dicembre 2007

Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa...


"Embé?!? Nun sarà il massimo dell'originalità, ma c'aveva poprio ragione" Trilussa... La scorsa domenica, ad uno dei tanti mercatini regionali nei quali mi reco con discreta regolarità da qualche tempo a questa parte, mi si è riempito il cuore di letizia quando ho potuto acquistare una decina di vecchi numeri di "Panorama" (perlopiù degli anni sessanta) ad una cifra davvero irrisoria. Qualcuno potrebbe contestarmi che sono ad un passo dalla bancarotta delle emozioni, se riesco a trarre gratificazione e sollazzo dalle pagine impolverate di un vetusto mensile (il periodico in questione diventò settimanale soltanto nel 1967). Ma osservate attentamente lo splendido scatto qui sopra, realizzato dall'obiettivo di Carlo Bavagnoli per un articolo su Trastevere (settembre 1963, n° 12). Da solo, vale la mia già modestissima spesa. Per non parlare, poi, dei meravigliosi articoli che sto scannerizzando per il blog, e che condividerò pian piano con chi avrà la bontà di seguirmi. A dar una rapida sfogliata a questi giornali, inoltre, si evince quanto sia progressivamente scaduta l'editoria italiana (d'accordo, per questo non occorreva certo alzarsi alle prime luci dell'alba, girovagare sotto i freddi e nebbiosi portici di un paesino emiliano, e salvare dalle fiamme di un camino un "cumulo di carta straccia"). Grandi firme, magnifici servizi illustrati, reportage realizzati con tutti i sacri crismi, pubblicità ridotta all'osso: era una ricetta semplice... una "piccola cosa", appunto, quella che rendeva piacevole la sosta all'edicola. Oggi compri tomi pesanti come elenchi del telefono, dalle vesti grafiche sfavillanti come fuochi fatui, e muniti di almeno tre inutilissimi allegati. Poi arrivi a casa, ti siedi comodamente in poltrona pregustando il piacere di una lettura benefica e fruttuosa, e prima di esser riuscito a scovare un pezzo interessante, hai già memorizzato, senza rendertene conto, una cinquantina di nuove griffe...

P.S. Chissà se il piccolo "trasteverino" del succitato articolo leggerà mai questo post e mi contatterà! Mi auguro che le vicissitudini della vita gli abbiano risparmiato quell'innocente, spensierato e contagioso sorriso...

Nessun commento: