lunedì 10 novembre 2008

Bunny Lake è scomparsa OST + Bonus Tracks




Ann Lake (Carol Lynley), ragazza-madre da poco trasferitasi a Londra dagli States per raggiungere il fratello Stephen (Keir Dullea), al termine del primo giorno di scuola della figlioletta Bunny, si reca a prenderla, ma la bambina è scomparsa. Anzi, sembra quasi che non sia mai esistita. La direttrice dell'asilo, al pari degli altri ragazzini dell'istituto, non ricorda di aver mai visto la bimba, nel registro di classe manca il suo nome, e alla scuola non è mai arrivata la quota di iscrizione, malgrado Stephen mostri la matrice del suo assegno. Le indagini sulla sparizione di Bunny vengono allora affidate all'ispettore Newhouse (Laurence Oliver). Durante la sua inchiesta, questi si imbatte in una serie di personaggi enigmatici, strani e bizzarri: l'anziana signora Ada Ford (Martita Hunt), che vive al piano superiore della scuola e che registra con un magnetofono gli incubi dei bambini per trarne un libro; Horatio Wilson (Noël Coward in un ruolo autoironico), padrone di casa di Ann, masochista con una collezione di maschere africane, di fruste sadomaso, e un culto per il Marchese de Sade; ed infine l'arcigna e decisamente poco materna cuoca tedesca della scuola che, guardacaso, si licenzia proprio il giorno della scomparsa di Bunny. Ma allorché tutti i beni personali della piccola Bunny Lake vengono misteriosamente rubati, i sospetti di Newhouse e della polizia cadono anche sulla madre. Forti di un'incauta confidenza di Stephen (da piccola, Ann si era creata un'amichetta immaginaria di nome Bunny), le forze dell'ordine cominciano a credere che tutto sia frutto dell'immaginazione della donna.
Grazie all'impeccabile sceneggiatura di John e Penelope Mortimer (ma il romanzo di Evelyn Piper era già passato per le mani di Dalton Trumbo e per quelle di Ira Levin), e grazie soprattutto all'ottima caratterizzazione dei personaggi - su tutti quello dell'instabile ed irrequieto della Lynley - Otto Preminger non scioglie sino alla fine il clima di ambiguità su cui si regge la pellicola, ed instilla più di un dubbio anche negli spettatori sulla reale esistenza della bambina. "Bunny Lake è scomparsa" è un film piuttosto insolito, che mette a confronto mondi e personaggi completamente differenti (l'algida Inghilterra di Newhouse e la "nevrotica" America di Ann). La storia poi, in periodo di piena Swinging London (alla televisione cantano gli Zombies), sfrutta l'appeal di una Londra oscura e sinistra, immersa in un clima ancora tetramente vittoriano.
Si tratta di un noir atipico, con forti venature da thriller psicologico (non a caso il finale ricorda da vicino quello di "Psycho"). Per l'epoca, inoltre, affronta temi decisamente scabrosi (incesto, figli illegittimi e omosessualità).
Da menzionare i superbi titoli di testa di Saul Bass. (Il Corbaccio)

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