(Artwork by Il Corbaccio)
Il 1970 segna un punto di svolta nella carriera di Nino Ferrer. Dopo il trionfale biennio 1968-1969, costellato di enormi successi a 45 giri, il cantautore italo-francese decide improvvisamente di rientrare a Parigi, allontanandosi dal music-business (inciderà comunque una decina di dischi tra l'anno in questione e il 1993, prima nella Ville Lumière, quindi nel suo "buen retiro" di Montcuq). "Rats and Rolls", oltre ad essere uno dei rari live di Ferrer, riflette questo cambiamento di rotta. Pur essendo ancora fortemente imbevuto delle sonorità rhythm and blues tanto care al cantante, costituisce anche il suo primo concept album, con qualche sterzata in direzione del rock psichedelico (si ascoltino, in proposito, brani come "Fratelli e così sia" o "Canapa indiana"). Registrato al Sistina di Roma il 5 ottobre, "Rats and Rolls" vede un Ferrer in gran spolvero: accompagnato dal trascinante organo di Giorgio Giombolini, Nino si presenta sul palco a petto nudo, con una giacca di pelle nera (non poteva certo essere di camoscio marrone... lol...), qualche collana in stile "Flower-Power" e la sua moto Guzzi. Tra i 10 pezzi del concerto, da segnalare "O mangi questa minestra o salti dalla finestra", che dal vivo acquista una dimensione ancor più dissacratoria; la nerboruta, esplosiva e soavemente lunga versione di "La pelle nera" - dove il Nostro sfodera davvero una voce à la "Signor King, Signor Charles, Signor Brown" -; e l'appassionata e struggente "Pour oublier qu'on s'est aimé". "Povero Cristo" è la versione nostrana di "La maison près de la fontaine", "Fratelli e così sia" di "Les enfants de la patrie", mentre "Canapa indiana" quella di "Cannabis". Purtroppo, di questo raro spettacolo sono riuscito a scovare online soltanto un esemplare monco (cliccare QUI), cui mancano i primi due titoli, "Reminiscenza" e "Fratelli e così sia". Qualcuno li "ha visti" per caso? Li sto cercando dappertutto...
1 commento:
Grazie anche per questo
Marc (Canada)
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