Si è infranto il sogno "imperiale" di Rutelli e dell'intero centrosinistra romano. Si è infranto contro un bastione inespugnabile: il popolo sovrano. Eh già, perché quello che è stato spacciato come un imprevedibile tsunami, un terremoto tanto "nefasto" quanto repentino ed inatteso, poteva benissimo essere rilevato con largo anticipo da un buon sismografo politico. Adesso che Gianni Alemanno ha vinto le elezioni a Sindaco di Roma, consentendo alla destra di conquistare il Campidoglio dopo tre lustri ininterrotti di cattiva (spesso pessima) amministrazione di segno opposto, la reazione della sinistra è invece di ebete incredulità e bovino stupore (ma di questo non c'è da farsi meraviglia, ché lo dieta dello sconfitto è a base di cicorietta). Un "Tu quoque" mestamente indirizzato alla comunità capitolina è l'unica cosa che par di leggere negli altrimenti vacui occhi di Francesco Rutelli. "Come avete potuto, cittadini ingrati, voltar le spalle a me e al Partito Democratico? A me, che vi ho già saggiamente e sobriamente governato per due legislature? A me, che, sprezzante del pericolo e ricolmo di sensibilità ecologista, sfrecciavo col mio modesto motorino sui sanpietrini per dimostrarvi che il manto stradale dell'Urbe è sicuro? E la cultura, eh, dove vogliamo metterla? Chi vi ha fatto dono dell'Auditorium di Renzo Piano? Se non fosse per il mio amicone Walter, poi, potreste forse godere dei benefici della Festa del Cinema? Massa di pecorai irriconoscenti, burini infedeli! Manganello e olio di ricino, ecco quel che vi meritate!"
Questo è, né più né meno, ciò che deve frullare nella testa di "Cicciobello" e della sinistra "radical-chic" in genere. Una cricca politica salottiera (da cui l'attaccamento alle poltrone), autoreferenziale, incapace di capire e assecondare le esigenze primarie della gente, sempre pronta a organizzar "notti bianche" e concerti ma assolutamente impreparata ed inetta a gestire problemi pressanti e contingenti. E, soprattutto, affetta da un inguaribile ed INSPIEGABILE complesso di superiorità.
"Bisogna capire che cos'è successo", si è interrogato l'altro ieri Rutelli in seguito alla disfatta. Quindi, piuttosto che tacere e destinare l'analisi della débâcle ad un momento più propizio, si è subito dato una risposta: "Il motivo della sconfitta è dipeso dalla ventata di destra, riassunto nel tema della sicurezza".
La "ventata di destra"... come a dire "allarmi, allarmi, allarmi
son fascisti!" Nessun "mea culpa", nessun esame di coscienza da parte degli "alti papaveri rossi" (in realtà piccole margheritine appassite). Hanno perduto? La colpa non è loro, bensì dei cittadini che non li hanno votati, soprattutto di quegli zotici illetterati di borgata. L'alterigia e il disprezzo che dimostrano per la popolazione ce l'hanno scritta nel DNA. Prendiamo, per fare un esempio, lo stesso Rutelli: raggiunto da Valerio Staffelli per la consegna del guadagnato tapiro d'oro, ha liquidato l'inviato di "Striscia la Notizia" dicendogli: "Ma lei è diventato una rubrica politica adesso? Accetti lo humour, le ho anche dato qualche risposta". Azz!!! Che Staffelli sia un giornalista a tutti gli effetti, e che per di più lavori per conto di un tg satirico seguito, in media, da oltre sei milioni di persone, evidentemente non importa un fico secco a "Er Cicoria".
Prendiamo, ancora, "Uolter l'ammerecano": durante la sua campagna elettorale per le nazionali, sperava davvero di buggerare qualcuno andando a mangiare un piatto di fettuccine a casa dell' "uomo comune"? Due tirati sorrisetti per i flash dei fotografi e le camere delle TV, una forchettata di "spaghi", e "me magno pure er Paese"? Suvvia, siamo Italiani, "caro Walter"! Il torpedone, il "pranzo in famiglia" e consimile ciarpame da scadentissima propaganda elettorale possono andar bene nel Texas o nel Tennessee, non certo a Pescara...
Persino Chicco Testa, ieri sera, durante l'ultima puntata di "Ballarò", ha ammesso che certa sinistra ha la puzza sotto al naso. E a smascherare simile protervia ha provveduto involontariamente Lucia Annunziata. L'ex Presidente RAI, non paga di aver ripetutamente e villanamente interrotto Alemanno con un'assillante domanda sugli immigrati rumeni (domanda, peraltro, assolutamente avulsa dal contesto), di lì a poco ha dichiarato a Floris che sì, lei si "sente superiore"... Ecco di che pasta è fatta la sinistra, quella che si dichiara democratica e liberale, quella che sente soffiare pericolosi "venti di destra"... Parafrasando Vittorio Sgarbi, alla Annunziata mi sento di dire che è "più bella che brava"... Buon per lei che l'eugenetica è - e speriamo tale rimanga - una disciplina pseudoscientifica...
1 commento:
LA SINISTRA MANGIA SE STESSA.
VENDOLA ATTACCA SANTORO.
A SINISTRA IL CAOS, E' TOTALE.
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